La PEFS (Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica), comunemente ed impropriamente conosciuta come “cellulite”, è una realtà caratterizzata da inestetismo provocato da alterazione dei tessuti sottocutanei accompagnata da alterazione morfofunzionale delle cellule adipose.
La ritenzione idrica che caratterizza la PEFS è dovuta ad alterazione del sistema venoso e linfatico, che rallenta il flusso del sangue provocando stasi di liquidi negli spazi intercellulari dell’ipoderma. La sofferenza cellulare (ipossia) che ne consegue conduce progressivamente a fibrosi e sclerosi del tessuto: qualsiasi intervento deve quindi essere mirato alla correzione metabolica
La PEFS è una patologia e come tale deve essere diagnosticata da Medici e trattata da Professionisti sanitari, cui compete anche l’addestramento dei soggetti in termini di tecnica di automassaggio fra le sedute di trattamento.
Il Massaggio e l’Idroterapia sono cardini essenziali delle strategie di trattamento della PEFS, qualunque sia la caratteristica del preparato topico prescritto.
La PEFS è causata da fattori primitivi e secondari (sovrappeso, malattie vascolari, malattie endocrine, gravidanza, impiego di farmaci, sedentarietà, fumo di sigaretta, stipsi cronica, abbigliamento costrittivo) e come tale necessita di un approccio multidisciplinare fra Specialisti (Endocrinologi, Nutrizionisti, Ginecologi, Dermatologi, Chirurghi vascolari, Chirurghi estetici, Posturometristi, Psicologi ecc.) coordinati secondo i criteri fondanti della Medicina estetica, branca medica a carattere internistico, mirati al miglioramento dell’equilibrio psicofisico dell’individuo anche attraverso la percezione estetica del Sé.
Le strategie mediche, massoidroterapiche e strumentali nel trattamento della PEFS devono sempre accompagnarsi ad adeguato miglioramento dello stile di vita, che deve sistematicamente essere promosso da Medici e Operatori sanitari, nel colloquio con il soggetto e attraverso periodici aggiornamenti attraverso i media.
La classica stadiazione della PEFS in quattro successive fasi evidenzia un progressivo peggioramento anatomo-funzionale ma normalmente, nella stessa persona affetta, aree diverse possono essere caratterizzate da stadi evolutivi diversi: le strategie di trattamento non devono quindi essere quindi ad personam ma assolutamente loco-regionali e di questo aspetto è doveroso informare i soggetti.
I stadio (edema): Alterazione della permeabilità capillare, avvertita dal paziente solo per “senso di peso” agli arti inferiori, ma accompagnata dalla evidenza di aree edematose. II stadio (modificazione adipocitaria): Progressivo aumento dell’edema e compressione degli adipociti ed iniziale perdita di elasticità tessutale. III stadio (fibrosi): microscopicamente compaiono fibrosi tessutale e alterazioni vascolari diffuse. Il tessuto risulta “pastoso” alla palpazione, la cute inizia a risultare fredda e a volte dolente; alla palpazione ed ecograficamente si nota la presenza di noduli di modesta dimensione con tralci connettivali ad andamento non più rettilineo ma sinusoidale. Cute a “buccia d’arancia”. Inizia il processo di irreversibilità. IV stadio (fibrosi avanzata e sclerosi): Fibrosi tessutale evidente e sclerosi, con sistematico dolore alla palpazione; ecograficamente si apprezza presenza di macronoduli e tralci connettivali discontinui ad andamento
La diagnosi della PEFS, di esclusiva competenza medica, deve sempre accompagnare l’esame obiettivo con una valutazione strumentale (termografia a contatto) che consente di evidenziare aree “fredde”, indicative di sofferenza metabolica, tipiche della patologia e non di semplici adiposità localizzate, al fine di istituire trattamenti precoci.
Strategie strumentali nel trattamento della PEFS (Pressoterapia, C.P.A. Booster, Tecarterapia, impiego di strumentazioni elettromedicali ecc.) devono essere prescritte e seguite dal Medico, al pari della Massoterapia e praticate da Personale sanitario altamente qualificato e periodicamente validate.
Interventi invasivi (Mesoterapia) e chirurgici devono essere decisi dal Medico solo in casi particolarmente gravi ed in funzione della situazione clinica generale, accompagnata dalla valutazione psicologica dell’impatto della PEFS sulla qualità della vita a livello relazionale.